sabato 24 aprile 2010

L'ora del coraggio

L'uscita allo scoperto di Fini dovrebbe essere un esempio importante per tutti i cittadini.
Il presidente della camera ha rotto gli indugi e si è finalmente schierato con coraggio contro il boss della politica italiana. Il suo è stato un vero proprio atto di coraggio contro l'uomo italiano piu potente . Questo atto pubblico, che potrebbe anche decretare la fine della sua carriera politica, segna uno spartiacqua del percorso politico e personale di Fini. Quel che è certo è che Berlusconi lavorerà a distanza per farlo fuori. Quel che meno si riesce a capire è come Fini , politico astuto e navigato, abbia accettato di consegnare il suo partito AN al clan di Berlusconi. E' probabile che abbia sottovaluto il "padrino"del popolo della libertà.
Io voglio credere che Fini abbia sentito il dovere di rompere il silenzio per mostrare la vera faccia di Berlusconi.
Spero altrettanto, che superando le proprie ambizioni, abbia provato vergogna di alcune posizioni del partito e del governo.
Con tutto il cuore mi auguro che non riconoscendosi più abbia gettato la maschera ed abbia deciso di lottare per gli ideali senza troppi calcoli politici.

venerdì 12 marzo 2010

La storia che si ripete

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione
di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una
parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per
interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva
naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare
il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo
italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur
conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un
popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di
modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere,
i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il
buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In
Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un
più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico
senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario,
buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro
che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di
profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico
volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina
sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

Elsa Morante

giovedì 4 marzo 2010

La forma e la sostanza

La forma o la sostanza? This is the problem! L’atroce dilemma ricorre ormai da quando è sceso in campo il pescecane (aderisco al divieto imposto ai talk show), d’altra parte le forme della politica sono ogni giorno più violente ed arroganti, quello che sta succedendo è paradigmatico, mette in massima luce la vera essenza di questa deriva antidemocratica, il non rispetto delle regole proclamato ed attuato con sistematicità ha (co)rotto gli argini del vivere civile ed imbarbarito la sostanza della comunità nazionale. Sono molto preoccupato quando sento l’ex fascista ragliante invocare le marce su Roma oggi, l’intervento dell’esercito domani?

Pierluigi Calvanese

mercoledì 20 gennaio 2010

Ora anche la riabilitazione della figura di Craxi

Vi eravate segnati sul calendario l'anniversario dei dieci anni della morte di Craxi ?
In questi giorni, sicuramente, vi sarete accorti che la televisione su più canali ci propina molte trasmissioni che hanno lo scopo, per niente velato, di riabilitare la figura di Craxi.
Trovo la cosa di pessimo gusto e sono giunto alla conclusione che, dietro a questa revisione della figura, vi sia un piano ben preciso a livello istituzionale.

Ecco le ragioni che mi sono venute in mente :

1) E' innegabile che la prima Repubblica è caduta simbolicamente con la scomparsa e la delegittimazione del Partito Socialista. La seconda è nata sulle ceneri della prima con la scesa in campo di Forza Italia. La terza si presuppone nascerà sulla base di un accordo delle principali forze politiche sul campo (PDL e PD) a condizione che si ponga questi schieramenti, dal punto di vista dell'integrità morale, allo stesso livello.

La riabilitazione di Craxi dimostrata mediante l'accanimento nei suoi confronti, serve ad una certa parte politica, per mostrare che non esiste uno schieramento con un' integrità morale superiore. Insomma, è come se tutti i partiti avessero lo stesso pedigree...
2)Continuare a screditare l'azione dei magistrati ed azzardare un parallelo con i guai giudiziari del presidente del consiglio. E' come se dicessero "quello che hanno fatto a Craxi lo stanno ora facendo a Berlusconi" e preparano il terreno con il placet di Napolitano per far passare finalmente una leggina ad personam per salvare il culo di Berlusconi.




martedì 5 gennaio 2010

Manifesto intimo

Il titolo di questo blog è ispirato alla rivoluzione francese. Ho pensato che il colore viola fosse il colore giusto per smarcarmi da ogni schieramento ideologico esistente. Il viola nasce dalla mescolanza del colore rosso e blu che sono il colori della coccarda portata dal popolo durante i primi moti rivoluzionari parigini del 1789. All'origine della rivoluzione francese diversi movimenti di idee si aggregarono in un solo movimento, senza alcuna appartenenza di gruppo o classe . Le idee che ne scaturirono furono universali e quindi a beneficio dell'umanità. Credo che tutti siamo consapevoli che oggi in Italia non vi siano le condizioni per ricreare quel movimento prorompente di idee che fu la rivoluzione francese e che cambiò il mondo.
Tuttavia, rimango saldamente convinto che ognuno di noi possa combattere la propria rivoluzione anche su un'altro livello : quello più intimo del cuore, della verità e delle idee semplici e di buon senso. Se riusciremo a fare questo, sempre con un'occhio attento al bene comune, il tempo dell'azione e del cambiamento verrà da se.