martedì 5 luglio 2011
Il Pil e la felicità
Robert Kennedy, 18 Marzo 1968
lunedì 6 dicembre 2010
Il vento fa il suo giro: un film da portare come esempio
Il film di Diritti tocca un tema universale perchè ciascuno di noi nella sua vita si è sentito “straniero” in determinate situazioni. Chi di noi non ha mai accettato inizialmente mal volentieri uno sconosciuto perché non facente parte del gruppo? L’istinto al rifiuto dello sconosciuto potrebbe essere un istinto di gruppo, che ha più a che fare con l’istinto di sopravvivenza dell’uomo primordiale che dell’uomo moderno, ma intanto, la storia anche recente, ci insegna che questo istinto può sfociare in collettivi atti di razzismo. Ma il vero il tema che vuole raccontare è semplicemente la felicità o l’ insoddisfazione latente delle persone.
Il nuovo arrivato, con il suo entusiasmo e la convinzione che la strada che intrapreso lo porterà ad essere felice, si scontra inevitabilmente con l’invidia e le amarezze della vita di chi in paese non riesce più a scorgere la speranza perchè chiuso nel suo immutabile mondo.
Phillipe e la sua famiglia sono motivo di destabilizzazione perchè costringono con il contatto ad accogliere la diversità ed i nuovi valori. L’accoglienza è il principale motore della evoluzione della società, proprio perchè costringe ad accettare nuovi valori e conoscere nuove tecniche. Le comunità che non sono aperte alla accoglienza sono irrimediabilmente destinate a scomparire.
Il racconto finisce con il suicidio del matto di paese (che era stato accolto dalla famiglia del francese) lasciando intendere che questo tragico evento possa scuotere le coscienze del paese ed indurli al cambiamento.
Come dice un detto popolare "il vento fa il suo giro ed ogni cosa prima o poi ritorna"
martedì 9 novembre 2010
La fine della repubblica
mercoledì 15 settembre 2010
I barbari ed il nuovo mondo
Il primo è un libro di storia che approfondisce il tema dell'immigrazione durante l'impero romano : I barbari di Alessandro Barbera.
E' abbastanza allarmante constatare che i romani , avessero una strategia molto più efficace di quella moderna , per regolare il flusso migratorio delle popolazioni che provenivano al di fuori dei confini dell'impero.
L'immigrazione era considerata una risorsa da sfruttare per rinfoltire l'esercito e la manodopera agricola nelle campagne desertificate dalle guerre od epidemie.
Il secondo libro è un capolavoro visionario : Il nuovo mondo di Aldeus Huxley.
Aldeus Huxley aveva previsto a differenza da Orwell una società di caste predeterminate (in vitru) dove ogni casta veniva condizionata fin dalla nascita per eseguire il lavoro predestinato nella maniera più efficiente e armoniosa. In questo mondo non c'erano guerre nè sofferenze o contrasti perchè tutti erano stati condizionati ad essere felici. In questo modo veniva garantita la stabilità a tutti. Il problema è che senza queste cose gli uomini non erano liberi.
Lascio a voi fare il collegamento con quello sta succedendo nella società di oggi.
sabato 24 aprile 2010
L'ora del coraggio
L'uscita allo scoperto di Fini dovrebbe essere un esempio importante per tutti i cittadini.
Il presidente della camera ha rotto gli indugi e si è finalmente schierato con coraggio contro il boss della politica italiana. Il suo è stato un vero proprio atto di coraggio contro l'uomo italiano piu potente . Questo atto pubblico, che potrebbe anche decretare la fine della sua carriera politica, segna uno spartiacqua del percorso politico e personale di Fini. Quel che è certo è che Berlusconi lavorerà a distanza per farlo fuori. Quel che meno si riesce a capire è come Fini , politico astuto e navigato, abbia accettato di consegnare il suo partito AN al clan di Berlusconi. E' probabile che abbia sottovaluto il "padrino"del popolo della libertà.
Io voglio credere che Fini abbia sentito il dovere di rompere il silenzio per mostrare la vera faccia di Berlusconi.
Spero altrettanto, che superando le proprie ambizioni, abbia provato vergogna di alcune posizioni del partito e del governo.
Con tutto il cuore mi auguro che non riconoscendosi più abbia gettato la maschera ed abbia deciso di lottare per gli ideali senza troppi calcoli politici.
venerdì 12 marzo 2010
La storia che si ripete
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione
di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una
parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per
interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva
naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare
il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo
italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur
conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un
popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di
modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere,
i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il
buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In
Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un
più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico
senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario,
buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro
che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di
profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico
volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina
sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Elsa Morante
giovedì 4 marzo 2010
La forma e la sostanza
Pierluigi Calvanese