martedì 9 novembre 2010
La fine della repubblica
mercoledì 15 settembre 2010
I barbari ed il nuovo mondo
Il primo è un libro di storia che approfondisce il tema dell'immigrazione durante l'impero romano : I barbari di Alessandro Barbera.
E' abbastanza allarmante constatare che i romani , avessero una strategia molto più efficace di quella moderna , per regolare il flusso migratorio delle popolazioni che provenivano al di fuori dei confini dell'impero.
L'immigrazione era considerata una risorsa da sfruttare per rinfoltire l'esercito e la manodopera agricola nelle campagne desertificate dalle guerre od epidemie.
Il secondo libro è un capolavoro visionario : Il nuovo mondo di Aldeus Huxley.
Aldeus Huxley aveva previsto a differenza da Orwell una società di caste predeterminate (in vitru) dove ogni casta veniva condizionata fin dalla nascita per eseguire il lavoro predestinato nella maniera più efficiente e armoniosa. In questo mondo non c'erano guerre nè sofferenze o contrasti perchè tutti erano stati condizionati ad essere felici. In questo modo veniva garantita la stabilità a tutti. Il problema è che senza queste cose gli uomini non erano liberi.
Lascio a voi fare il collegamento con quello sta succedendo nella società di oggi.
sabato 24 aprile 2010
L'ora del coraggio
L'uscita allo scoperto di Fini dovrebbe essere un esempio importante per tutti i cittadini.
Il presidente della camera ha rotto gli indugi e si è finalmente schierato con coraggio contro il boss della politica italiana. Il suo è stato un vero proprio atto di coraggio contro l'uomo italiano piu potente . Questo atto pubblico, che potrebbe anche decretare la fine della sua carriera politica, segna uno spartiacqua del percorso politico e personale di Fini. Quel che è certo è che Berlusconi lavorerà a distanza per farlo fuori. Quel che meno si riesce a capire è come Fini , politico astuto e navigato, abbia accettato di consegnare il suo partito AN al clan di Berlusconi. E' probabile che abbia sottovaluto il "padrino"del popolo della libertà.
Io voglio credere che Fini abbia sentito il dovere di rompere il silenzio per mostrare la vera faccia di Berlusconi.
Spero altrettanto, che superando le proprie ambizioni, abbia provato vergogna di alcune posizioni del partito e del governo.
Con tutto il cuore mi auguro che non riconoscendosi più abbia gettato la maschera ed abbia deciso di lottare per gli ideali senza troppi calcoli politici.
venerdì 12 marzo 2010
La storia che si ripete
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione
di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una
parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per
interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva
naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare
il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo
italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur
conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un
popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di
modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere,
i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il
buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In
Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un
più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico
senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario,
buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro
che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di
profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico
volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina
sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Elsa Morante
giovedì 4 marzo 2010
La forma e la sostanza
Pierluigi Calvanese
mercoledì 20 gennaio 2010
Ora anche la riabilitazione della figura di Craxi
Vi eravate segnati sul calendario l'anniversario dei dieci anni della morte di Craxi ?
In questi giorni, sicuramente, vi sarete accorti che la televisione su più canali ci propina molte trasmissioni che hanno lo scopo, per niente velato, di riabilitare la figura di Craxi.
Trovo la cosa di pessimo gusto e sono giunto alla conclusione che, dietro a questa revisione della figura, vi sia un piano ben preciso a livello istituzionale.
Ecco le ragioni che mi sono venute in mente :
1) E' innegabile che la prima Repubblica è caduta simbolicamente con la scomparsa e la delegittimazione del Partito Socialista. La seconda è nata sulle ceneri della prima con la scesa in campo di Forza Italia. La terza si presuppone nascerà sulla base di un accordo delle principali forze politiche sul campo (PDL e PD) a condizione che si ponga questi schieramenti, dal punto di vista dell'integrità morale, allo stesso livello.
2)Continuare a screditare l'azione dei magistrati ed azzardare un parallelo con i guai giudiziari del presidente del consiglio. E' come se dicessero "quello che hanno fatto a Craxi lo stanno ora facendo a Berlusconi" e preparano il terreno con il placet di Napolitano per far passare finalmente una leggina ad personam per salvare il culo di Berlusconi.